
Mi chiamo Rachele Baldelli,
sono una Counselor Professionale ed esperta in comunicazione.
Vivo e lavoro a Bologna.
Mi sono laureata nel 2006 in Scienze della Comunicazione, spinta dall’interesse verso la comprensione delle relazioni umane e la comunicazione interpersonale. Ho poi incontrato il counseling e nel 2014 ho intrapreso la mia formazione in quest’ambito con un Master universitario in Counseling Sanitario di due anni presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna, seguito da un Master in Counseling Umanistico Esistenziale Integrato presso AICIS di Bologna.

Al termine di questa formazione, mi sono iscritta all’associazione di categoria Assocounseling (REG-A2003-2017) con la qualifica di Professional Counselor certificata, nel rispetto della legge 14 n° 4 Gennaio 2013.
Sto attualmente frequentando il CdL in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università Unimore (Modena e Reggio Emilia).
In questi anni ho partecipato a convegni e seminari formativi esperienziali-intensivi con psicologi e psicoterapeuti (“Approfondimento sull’Enneagramma“, “Vecchie e nuove dipendenze“, “L’intenzione e le sue forme, tra filosofia gestalt e arte: il linguaggio della mediazione artistica“, “Arte terapia e relazione di aiuto“). La mia formazione personale e professionale è continua e permanente.
Sostengo e aiuto a scoprire bisogni e risorse, a ristabilire benessere e a sviluppare consapevolezza per l’autodeterminazione.
Svolgo professione privata, con incontri individuali e di gruppo.
Mi occupo di Comunicazione Empatica, anche come Tutor didattico universitario (attualmente presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna), con particolare riferimento alla Comunicazione Non Violenta di Rosenberg.
Collaboro con varie Associazioni del territorio, con workshop di gruppo per adulti (su varie tematiche) e laboratori per adolescenti e ragazzi in scuole pubbliche. Ho progettato e condotto nel 2017 e 2018 uno Sportello d’Ascolto di Counseling presso gli spazi di Fermo Immagine del Quartiere Savena di Bologna.
Il mio orientamento teorico
Il mio quadro di riferimento teorico-applicativo si sviluppa sui principi fondamentali dell’indirizzo fenomenologico-esistenziale della psicologia umanistica. Nello specifico mi rifaccio all’approccio non-direttivo centrato sulla persona di Carl Rogers, alla prassi semi-direttiva ed espressiva della Gestalt (Pearls) e alla psicologia esistenziale di Rollo May.
L’ approccio umanistico-esistenziale pone l’essere umano al centro: protagonista è infatti la persona, il suo vissuto, il significato che la stessa persona gli attribuisce. In questo modo si valorizzano l’autorealizzazione, la creatività e le scelte, relegando in un ruolo secondario sia le interpretazioni che il comportamento manifesto.
L’ approccio gestaltico considera importante l’intera esperienza di vita di una persona: fisica, psicologica, intellettuale, emotiva, relazionale e spirituale. La Gestalt (“mettere in forma, dare una struttura significante”) si occupa soprattutto di osservare e verificare la consapevolezza del processo dei pensieri, sentimenti e azioni di un individuo, prestando maggiore attenzione al “qui ed ora”, al “cosa” e al “come”, piuttosto che al “perché” di un’azione o di un comportamento. La consapevolezza del come qualcosa avviene, infatti, conduce più facilmente alla possibilità di compiere un cambiamento responsabile.